martedì 23 aprile 2013

Nonnò

Ho voglia di scrivere e di dirvi quello che succede nella mia mente perché parlarvi delle giornate che passano è riduttivo.
Le mie mani si sono allungate, mi sembra, le mie amiche sorridono di più e io ho imparato a gestire il mio tempo in base ai miei ritmi e alle mie esigenze.
Da due settimane mangio fragole seduta sul divano e leggo qualcosa, solitamente etichette di scatole o libretti d'istruzione.
E' inutile che ti chiedi perchè, non lo so nemmeno io.

Mi manca mia nonna e mentre le chiedo di trasformare i suoi pranzi della domenica in cene del martedì, ho paura di perdermi momenti con lei e così le telefono.

Ho i suoi occhi blu, il suo naso e la sua stessa faccia quando guardo fuori dalla finestra imbronciata, me ne sono accorta.
Oggi, ne sento la mancanza.
In realtà è da quando ho firmato il contratto che mi chiedo se è fiero di me.
Come può mancarti così tanto dopo 13 anni?
Il dolore diventa così intenso che sembra fermarsi tutto sul mio stomaco e m'incazzo perché non ricordo nemmeno il suono della sua voce.
Non si può dimenticare chi ti ha donato tutto quello che aveva.

Il cuscino qui affianco è vuoto e m'ha risucchiato dentro.

Mi piace il mio lavoro, mi piaccio finalmente ma non posso sentirmi così sola.
E mentre sposo persone e studio con loro la soluzione migliore per il "Giorno più Bello", m'ubriaco di solitudine sul divano.
Vorrei solo mettere a tacere il mio bisogno di Amore.

Nessun commento:

Posta un commento

Un commento per un desiderio