Lui canta mentre mi racconta.
Il tempo sembra fermarsi appena il sole batte sulle vetrate.
Tutti siamo attori perfetti per questo palcoscenico da
favola.
Termina così la giornata di ieri, dopo essersi spaccati i
piedi e aver rassicurato cinque o sei coppie prossime alle nozze.
Sorrisi, sguardi, occhi che si incrociano, passo per la
cucina e cerco la tua approvazione, ridiamo, ti abbraccio e chiedo se puoi
tornare più spesso perché manchi.
“A te sicuramente…” mi ripeti costantemente da due settimane
e ogni volta sorrido e annuisco.
Passo un’oretta seduta a guardare Elena mentre stira la
pasta, le guardo le mani, chiacchieriamo e le racconto di chi mi sta aspettando
a casa, il vino bianco, gli occhi chiari e le mani d’artista.
“Sono persone gelose eh?”
Sorrido e mi si bagnano gli occhi di lacrime.
Il motivo perché io son lì forse è lei, mi confido.
Non ho il coraggio di pronunciare parole, non sono in grado
di dire nulla.
Mani infarinate mi coccolano, mi toccano il viso, mi baciano
la guancia e l’odore di griglia mi si impregna addosso, io vado a casa e tu
stai lì.
Corro alla macchina senza dire nulla, chiudo la porta dietro
alle spalle e non riesco a salutarti ancora, manchi già.
Questione di un mese e di abbracci al tramonto.
Fuggo come un ladro prima ancora che mi venga in mente di
fare o dire altro.
M: “Se non mi facevano lavorare sta sera, andavamo a fare un
giro.”
E: “Sé con quel cane rabbioso che appena chiama diventi viola
in faccia, chissà dove vuoi andare!!”
S:“Ostia Tesor, è vero, hai una morosina a casa che
t’aspetta! Hai anche il collarino al dito!”
M:”Ma tu sei una brava ragazza, no?”
E&S:”Chi?”
Ridiamo molto e inevitabilmente ricordo la sera prima del
matrimonio, immagini che si accartocciano e il mio viso che s’incupisce.
“Torno a trovarti, promesso.”
“Ok, fai il bravo!”
L’ho detto che mi sarei innamorata e così è successo, un
mese m’è bastato.
Diffidate degli affetti sul lavoro, non si mescolano.
Ben separati, mi raccomando.
Ben separati, mi raccomando.
Niente panchine, né colazioni, né scritte sulla carne cotta
alla brace.
Niente baci al tramonto durante matrimoni altrui e niente
torte gelato per consolarsi dal duro lavoro.
Niente.
Lasciate perdere, lavorate piuttosto e fate innamorare gli
altri.
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